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Liscia o ardesiata? questo è il problema.


La finitura delle guaine bituminose può essere, generalizzando, liscia o ardesiata. Ardesiata è quella con le scaglie d’ardesia di vario colore e liscia sono tutte le altre. Eh, già, perchè le guaine liscie sono quelle senza asperità. Ma liscio vuol dire tutto e niente; ci sono guaine liscie con finitura il polipropilene, in polietilene, in tnt, in lamina metallica, in strati colorati, in sabbia o in talco.

Voglio parlarvi solo delle applicazioni sui tetti a falda.

Normalmente viene usata, come impermeabilizzazione secondaria, una guaina bituminosa ardesiata, il cui scopo principale è impermeabilizzare ma anche evitare lo scivolamento degli operatori durante la posa, per proteggere la massa bituminosa della membrana e per migliorare l’adesione delle tegole che vengono fissate con schiume poliuretaniche o malte. Preciso che la malta cementizia sarebbe meglio non utilizzarla in quanto, nel tempo, verrà rifiutata dalla guaina.

Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta! Certo l’applicatore che abbiamo contattato (che è l’amico del fratello del cognato del vicino di casa di uno che abbiamo conosciuto scivolando su una buccia di banana, non un professionista) ci avrà detto che la guaina giusta è quella ardesiata e noi, che non sappiamo nulla, non possiamo fare altro che fidarci. Beh, vi devo deludere: la guaina migliore per la posa sottotegola è quella liscia con finitura tnt (tessuto non tessuto) o tessuto tessuto. La guaina liscia con tnt accoglie molto meglio la schiuma rispetto alle scaglie d’ardesia, ma soprattutto, essendo attaccata in continuo sulla massa bituminosa (compound), non si staccherà con molta facilità cosa che succede con le scaglie d’ardesia.

Se dovete farvi fare un preventivo per reimpermeabilizzate il vostro tetto a falda con tegole o con lamiera ricordatevi questi piccoli parametri:

  1. utilizzate una guaina liscia con finitura superiore in tnt
  2. che sia una guaina di tipo plastomerico (APP o TPO) con valore di flessibilità a freddo non superiore a -10° (quindi -15 e -20 vanno benissimo). Non utilizzate guaine elastomeriche tipo SBS mentre vanno benissimo quelle in EPDM
  3. Se proprio non potete fare a meno di avere una guaina ardesiata controllate che il peso sia di 4,5 kg/mq ed abbia uno spessore non inferiore a 3mm
  4. La guaina dovrà essere posata ortogonalmente alla linea di gronda
  5. La guaina dovrà essere sfiammata su tutta la sua superficie
  6. E’ necessaria la posa del primer!

Se chiederete che venga utilizzato un materiale con finitura in tnt scoprirete chi, effettivamente, è un applicatore professionista e chi improvvisato! Inoltre pretendete che queste annotazioni vengano scritte in contratto e, prima della posa del manto di tegole, nominate qualcuno di vostra fiducia (un progettista o un esperto in impermeabilizzazioni) che vadano a fare un carotaggio sul tetto per capire se la guaina è stata posata correttamente. Nel caso non lo sia fate rifare il lavoro, perchè un tetto fatto male è un tetto pericoloso!

Probabilmente penserete che sia esagerato il lavoro di controllo che suggerisco, ma se pensate che quando si parla di tetti si parla sempre di migliaia di Euro, non vi dovrebbe sorprendere un tal consigio. Inoltre i posatori professionali mirano ad un lavoro di qualità e duraturo, come dovrebbe essere comunque, e non si scandalizzano o offendono mai se un committente vuole essere sicuro del lavoro eseguito; anzi sono ben contenti di poter dimostrare la qualità del loro lavoro.


Di Arcangelo Guastafierro

Progettista di sistemi termo-impermeabili e di sistemi di manutenzione dell'involucro edilizio. Tecnico specializzato presso lo Studio Poseidon S.r.l. e presidente dell'associazione Imperbene

42 risposte su “Liscia o ardesiata? questo è il problema.”

Al punto 3 riportate la seguente descrizione: “Se proprio non potete fare a meno di avere una guaina ardesiata controllate che il peso sia di 4,5 kg/mq ed abbia uno spessore non inferiore a 3mm”
Ricordo che ormai da qualche anno vengono commercializzate le membrane bituminose “leggere”, non necessariamente un rotolo di dieci metri deve pesare 45 kg per essere considerata una guaina di impiego idoneo.
Discorso similare avviene per lo spessore delle membrane. Esistono guaine bituminose adesive di spessore 2mm che superano i test di laboratorio al punzonamento dei manti di spessori tradizionali, quali 3 e 4 mm. Sopratutto se ci troviamo dei supporti in copertura di legno, dovendo tenere in considerazione la pendenza falda ed eventuale fissaggio meccanico.

Carissimo Maurizio grazie per aver trovato la pecca!
Effettivamente è vero! esistono sistemi che non ho citato perchè nella mia mente (ma non nella tastiera) ho descritto una situazione normale di tetto in laterizio!
Se vogliamo approfondire l’argomento possiamo dire che da oltre 10 anni si sono sviluppate delle tecnologie che permettono di avere delle guaine più leggere grazie a cariche diverse dal Carbonato di Calcio che possono far pesare il rotolo dal 10 al 40% in meno. Solitamente non parlo di questo genere di prodotto perchè ha preso poco in Italia e, anche, perchè alcuni produttori hanno inteso per guaina leggera una guaina con alta goffratura e con rotoli più piccoli!

Altro discorso è quello delle guaine auto o termoadesive. Effettivamente per queste si richiedono spessori molto più bassi perchè non venendo sfiammate non hanno perdita di mescola. Si usano, solitamente, nei tetti in legno, ma nessuno impedisce di usarle anche in quelli in laterocemento. Accortezza: se vengono usate le guaine auto o termoadesive bisogna ricordarsi che è necessario sempre (se si è in pendenza, ma qui parliamo di questa situazione) un fissaggio meccanico sottocimosa. Basta una semplice graffatura, ma è necessaria! nonostante ciò che potete aver letto nei depliant o nelle schede tecniche sappiate che i produttori considerano la mancanza di questo fissaggio un difetto di posa (righe piccole delle schede tecniche). Io stesso, come rappresentante, sono stato vittima di questo disguido e, dopo lunga discussione ho ceduto al fatto che le cose erano semplici e chiare nonostante le pubblicità!

Ciao Arcangelo,
concordo con la preferenza verso le guaine lisce. Soprattutto per l’adesione della schiuma poliuretanica.
Ho avuto modo di testarne l’adesione anche dopo l’applicazione della pittura riflettente. Con ottimo risultato.
L’ardesia in genere serve solo per riempire la grondaia! :))
In quanto alla professionalità, beata ora in cui verrà finalmente valorizzata!
Mandi!!

Grazie per il tuo supporto Daniele! Effettivamente mesi e mesi di lotte per il progetto di un tetto ci hanno portato a valutare un prodotto nel suo intimo e capirlo fino in fondo! Le prove che tu facesti, poi, con la guaina verniciate di bianco riflettente non hanno fatto altro che portare acqua al mulino delle guaine liscie!
Ciao e buon aperitivo!

Salve, mi scuso nell’ipotesi in cui il mio commento sia considerato fuori luogo,ma ho bisogno di un consiglio che solo un esperto può darmi:il mio vicino ha ricoperto il tetto con guaina bituminosa. Il tetto dista pochi metri dalle mie finestre e nonostante siano passati diversi giorni la mia casa continua a essere inondata da una puzza fastidiosa durante il giorno. Mi chiedevo: è nocivo respirare questi fumi???

I fumi derivanti dalla posa della guaina non sono pericolosi. Piuttosto è strano che continuino ad essere pesanti come durante la posa.
Le cose possono essere due:
1) si sente odore di guaina nuova ma rispetto al momento della posa è decisamente più leggere e questo è dovuto alle alte temperature del momento e basta;
2) il tetto non è spento! In questo caso di dovrebbero vedere anche dei fumi ed è il caso di chiamare i Vigili del Fuoco immediatamente.

Effettivamente, data la calura del periodo, potrebbe essere semplicemente un fastidio momentaneo, un po’ come l’odore di plastica che si sente quando si compra un’auto nuova, dopo un po’ va via da solo!
Nel caso il tetto del suo vicino sia stato realizzato in legno e la posa della guaina sia stata eseguita a fiamma lo avvisi! potrebbe essere un falso allarme ma potrebbe anche esserci la lontana possibilità che i materiali stiano bruciando senza fiamma e molto lentamente. Fare un controllo costa pochissimo e potrebbe salvare la situazione.

Se vuole può postarmi una foto del tetto in questo preciso momento al mio indirizzo: arcangelo@consumomeno.org in modo da poter vedere se potesse esistere o no un vero pericolo.

buona sera.
Dovrei rifare un tetto composto ora da travi in legno con sovrapposte tavole da cm 2.5 o 3 cm con sopra ancora la vecchia carta catramata ormai rovinata ed infine i listelli dove son fissate le tegole. Ho intenzione di lasciare ancora le stesse tavole, rimuovere gli avanzi di carta catramata e sostituirla con guaina catramata o ardesiata, listelli ed infine le tegole in laterizio, anche se preferirei qualcosa di piu leggero. siccome il listello x il fermo delle tegole viene fissato sopra la guaina con chiodi o viti,corro il rischio di avere infiltrazioni? che alternativa esiste? Ringrazio anticipatamente x un suggerimento. Saluti Paolo

Effettivamente bucare un sistema impermeabile non è mai una bella cosa, ma in un tetto a falda, fatto con chiodi specifici e usando un materiale impermeabile (guaina bituminosa) di alto livello, il problema viene molto calmierato.
Mi sento di dare due consigli: il primo, ovviamente basandomi solo sulla descrizione fatta, è quello di usare una guaine bituminosa liscia da 4 mm di ottima qualità (cercare sempre il top di gamma); il secondo è quello di rivolgersi ad un tecnico con esperienza di impermeabilizzazioni che possa controllare la situazione in situ e dare la risposta ai singoli dilemmi che potrebbe avere.
saluti

Buongiorno,
ho fatto fare ad un manovale una tettoia di circa 20mq addossata al mia casa che poggia su un grande terrazzo.
Il tetto è piano ed è composto da perline di legno e sopra la guaina ardesiata adesiva che è stata incollata sopra le perline.
Mi sono serviti 3 rotoli larghi un metro, dove i rotoli si incontrano cioè si sovrappongono c’è la colla mi chiedevo se vanno anche scaldato o se la colla è sufficiente. Grazie

Per saperlo bisogna vedere la scheda tecnica del prodotto specifico. Questo perchè ci sono sia materiali che è il caso di scaldare, sia materiali che è meglio non scaldare. Per quanto riguarda le temperature di esercizio, è bene ricordare che le guaine autoadesive è meglio posarle sopra i 10° di temperatura. Non momentanea, ma che sia duratura, almeno nella parte soleggiata del giorno.
Si faccia dare la scheda tecnica, o la scarichi dal sito del produttore (si ricordi di scrivere bene il nome del prodotto con tutti i numeri e lettere che sono scritti nel tagliando di controllo del rotolo) e legga le indicazioni di posa.
Nel caso non lo trovi, mi scriva in privato a arcangelo@studioposeidon.it

saluti

Grazie per la risposta, lho comprata da bricoman il codice prodotto è :10038064

Queste sono le caratteristiche:

La membrana autoadesiva rossa ha un peso complessivo di 3,5 kg al metro quadrato. Offre una resistenza alla trazione pari a 300 N/50 mm e presenta uno spessore di 3,5 millimetri. L’allungamento a rottura è del 35% mentre la resistenza alla lacerazione è di 100 N. La reazione al fuoco di questa membrana color ardesia rossa è di euroclasse F. La flessibilità è di -25°C e viene venduta in rotoli da 10 metri quadrati ciascuno. L’armatura è in poliestere, composto SBS mentre il materiale di finitura è color ardesia rossa.

Buongiorno,
ho trovato questo blog navigando in rete poiché ho una problematica con una copertura in guaina fatta una decina di anni fa sul terrazzo dell’appartamento che da due anni ho preso in affitto.
Il proprietario del mio appartamento ha optato appunto 10 anni fa per questa soluzione in quanto sul terrazzo (molto grande) si era danneggiata la pavimentazione ed essendoci uno studio al piano inferiore, sotto il terrazzo, filtrava acqua.
Già dal 2019 appena presa casa devo dire che si sentiva molto l’infuocarsi della pavimentazione del terrazzo, che sprigiona un calore elevatissimo nei mesi più caldi e di conseguenza anche in casa, dalle pareti e dalle finestre la casa imprigiona un caldo torrido, quasi insopportabile anche di notte.
Il problema tuttavia più grave è l’odore nauseabondo di tale prodotto, la guaina infatti esposta ai raggi solati emana un odore di plastica bruciata che prende la bocca dello stomaco! Mi sto preoccupando perché credo che ci siano delle esalazioni volatili giacché il naso ne percepisce il maleodorante olezzo. E’ tossica? La padrona di casa senza troppe storie ha detto di voler venire incontro al problema facendola coprire con una vernice apposita per le guaine, ma vorrei sapere se è un prodotto tossico dato l’odore, il calore elevato ed il fatto che la calpesto continuamente essendo il mio terrazzo. Praticamente a finestre aperte la respiro di continuo. Rischio qualche aggravamento di salute secondo voi? Grazie in anticipo per le gentili delucidazioni.

Innanzitutto la ringrazio per aver letto i miei articoli.
La posso tranquillizzare, la guaina bituminosa non è pericolosa e gli effluvi che sente hanno solo il difetto di essere sgradevoli. A dire il vero è un materiale organico di provenienza fossile.
Comunque, purtroppo avere una copertura in guaina a portata di naso non è sempre la cosa più gradevole, ma si può risolvere il problema semplicemente lavando bene la superficie bituminosa, per togliere tutto lo sporco accumulato, e dipingendola con apposite resine acriliche con un colore chiaro.
Attenzione: se è vero che si abbassa la temperatura della membrana (e se ne sentono i benefici anche nei locali posti subito sotto), è anche vero che queste pitture riflettono molto la luce, pertanto non è detto che si possano utilizzare (se si è nel cono di atterraggio di un aeroporto, ad esempio, è proibito) e se si usa la copertura (come terrazzo vivibile o anche solo per stendere) è bene ricordarsi che la luce riflessa darà fastidio.
Quindi: se il terrazzo non viene praticato usate una resina acrilica bianca ad alta riflettanza (si chiama così, non è un errore); se il terrazzo viene usato le soluzioni praticabili potrebbero essere quelle di usare una vernice chiara e di ricoprire il tutto con un pavimento galleggiante. In questo modo si protegge la membrana dal calore e si vive serenamente il terrazzo.

Spero di esserle stato utile.
A.

Buongiorno,
la ringrazio di cuore per la prontezza di riposta e per le esaustive delucidazioni. Sono molto più tranquilla sapendo che non sono sostanze nocive alla salute. Terrò presente tutti i preziosi consigli sull’utilizzo di una vernice del tipo che mi ha riferito.
Vorrei ulteriormente ringraziare, perché oltre al consiglio che ha dato a me, è grazie alla passione e alla disponibilità di voi professionisti presenti sul web che possiamo avere (per dubbi che non richiedono la presenza sul luogo) un parere professionale, utile e gratuito (che non è scontato certamente per chi è in un periodo di difficoltà o cerca solamente un consiglio consapevole).
Dunque le sono grata per me e per la cortese disponibilità in generale, fa piacere davvero trovare persone così appassionate e disponibili.
Un saluto e un augurio per il futuro e grazie ancora.
Carolina

Buonasera architetto, trovo i suoi spunti davvero interessanti e rassicuranti. Sto rifacendo il tetto e, prima di smantellarlo per posare quello nuovo, hanno messo una guaina nel sottotetto a protezione di eventuali piogge prima che venga posato il tetto nuovo. Il punto è che in casa, appena sotto il tetto, da 3gg non si riesce a stare se non con le finestre aperte pena un odore molto forte e sgradevole… non mi sembra nemmeno che stia migliorando. E’ come se il soffitto ne fosse saturo e continuerà ad esalare questo forte odore… e’ possibile che rimarrà questa situazione?
Grazie infinite

Innanzitutto sono geometra e non architetto. Questo nel rispetto di tutti coloro che hanno studiato e hanno conseguito una laurea.
Il problema dell’odore è normale perchè la membrana bituminosa è formata da bitume… e purtroppo il bitume puzza.
Questo odore dovrebbe andare via nel momento in cui toglieranno la membrana usata come “fuori acqua” per il rifacimento del tetto. Fino ad allora dovrete farci i conti. Va anche detto che questo odore non rimarrà a lungo dopo averla tolta.
Saluti e buona giornata

Gentilissimo,
spero di non incomodarla oltre inserendo un aggiornamento in merito al precedente post, in quanto la padrona di casa ha effettuato un sopralluogo con un manovale incaricato di risolvere il maleodorante olezzo della guaina (che è risultata essere quella ardesiata dal suo sopralluogo). Siccome il lavoro di togliere completamente i fogli adesivi di guaina ardesiata costerebbe troppo, stanno optando di far coprire la guaina vecchia di 10 anni apposta sul terrazzo, con una soluzione di alluminio liquido passato a mano col rullo. La marca del prodotto in questione dovrebbe essere FINA.
Non sapendo nemmeno di cosa si tratti, non essendo del mestiere, mi pongo nuove domande: isolerà in modo corretto la guaina questo sistema con l’alluminio liquido? E’ dannoso per la salute essendo suolo calpestabile e vissuto essendo sul mio terrazzo? Può infuocare d’estate o al sole e mandare calore in casa, o anche altro cattivo odore?
Può essere una soluzione idonea a risolvere calore e cattivo odore estivo?

Grazie infinite nuovamente per il suo parere

Carolina S.

Molto probabilmente il prodotto è della FILA, si tratta di un’azienda chimica che si trova in magazzino e produce svariati materiali.
A dire il vero, però, sarebbe meglio che il prodotto usato, ossia una vernice color alluminio per guaine, fosse commercializzato da un produttore di membrane bituminose.
Meglio ancora se fosse del produttore che ha realizzato la membrana usata sul suo terrazzo.
Poi, se non si trova altro va bene anche il prodotto Fila.
Una raccomandazione, ogni 2/5 anni (dipende dal residuo solido del prodotto) questo trattamento va eseguito nuovamente in regime di manutenzione.
Saluti

Grazie per la prontezza di risposta. Cè chi mi ha detto che l’alluminio liquido non è a base acquosa e quindi meno vivibile della vernice bituminosa per guaine. Il problema credo sia di costo, in quanto il manovale ha detto che sulla guaina di tipo ardesiata non può essere messa la vernice bituminosa, c’è chi dice però che non è così, ma che può essere stato detto che non si può utilizzare solo per rientrare nei costi prefissati dalla padrona di casa. Praticamente sia alluminio che vernice bituminosa possono essere messe ma hanno costi differenti da come ho capito. Forse la vernice alluminio Fila è meno indicata per un terrazzo calpestato e vissuto quotidianamente. Spero solo che non sia nocivo alla salute e che non emani cattivo odore nuovamente. Grazie

Le vernici per guaine non sono in materiale bituminoso ma in resina acrilica. Per loro natura non hanno odore e se ben manutentate (cioè ripristinate periodicamente) proteggono la membrana sottostante perfettamente.
Su una membrana ardesiata si possono mettere tranquillamente le vernici per guaine, solo che ce ne va di più perchè bisogna tenere conto delle asperità dovute all’ardesia.
Il problema del costo è relativo in quanto un buon prodotto copre con due mani sole, uno economico spesso va dato in innumerevoli passate.

Se ci sono dei dubbi, mi telefoni pure, non ci sono problemi.

Buonasera ho realizzato un ripostiglio con tetto in perline da 2 cm di spessore.riguardo alla guaina cosa mi consiglia?inoltre mi complimento con lei perché da moltissime spiegazioni

Il materiale più semplice da posare e con meno rischio sarebbe una membrana adesiva o termoadesiva. La finitura è indifferente.
Tutto dipende da chi realizzerà l’opera. Se è capace può anche utilizzare una membrana a fiamma, ma sulle perline bisogna stare molto attenti. Quindi se chi fa il lavoro non è perfettamente esperto, suggerisco membrane che si posino senza il fuoco.
Saluti.

Buongiorno. Ho bisogno anche io del suo consiglio. Vorrei mettere la membrana bituminosa sotto le tegole marsigliesi.Davanti a casa mia c’è Bricoman. Quale membrana bituminosa mi consigliate di comprare da questo negozio, visto che userò la schiuma per incollare le tegole. Grazie

Per ottenere una buona impermeabilizzazione sottotegola è fondamentale che la membrana abbia due caratteristiche: la prima è che sia di qualità non esagerata, la seconda è che sia ben ancorabile al supporto.
Il primo punto è dovuto al fatto che le tegole ed i coppi pesano e si muovono nel tempo, pertanto è necessario che resistano anche alle azioni di punzonamento e le membrane caricate (quelle povere per intenderci) funzionano meglio; il secondo è la caratteristica di plasticità necessaria alla perfetta aderenza al supporto.
Il punto di equilibrio è una membrana definita “Sottocoppo” o “sottotegola” o “sotto copertura discontinua”.
Di base i prodotti che sono presenti nella grande distribuzione sono tutti simili e poveri, pertanto consiglio di prendere una membrana ardesiata classificata -10.
Attenzione, questo è un consiglio mirato all’acquisto in quel determinato negozio, non una regola generale.
Il peso della membrana è meglio che sia 45 kg/rotolo (4,5kg/mq).
Se il supporto è in legno si può optare per una membrana autoadesiva, ma sconsiglio di prenderla nella G.D.O., meglio un magazzino specializzato.
Saluti

Salve, ho un tetto di 80mq circa a capanna in cemento e vorrei mettere la guaina bituminosa sotto le tegole, domanda: crea condensa nel sottotetto?
Posso metterla tranquillamente o mi consiglia altri materiali??

Grazie mille

Salve. È stata di recente posta una guaina ardesiata su una costruzione che protegge locali tecnici che confinano con il terrazzo di mia proprietà. Ho notato che la guaina perde abbondantemente le scaglie. È normale? La ringrazio anticipatamente

complimenti competenza! non sono mestiere! …se posso chiedere, su posa vecchio tetto garage con gettatina cementizia/rete su falda inclinata con marsigliesi sopra…per limitare infiltrazioni volevo mettere intanto guaina sotto (putroppo gia’ comprato ardesiata)…leggendo solo ora qui, magari la prima striscia in basso conviene montare all’incontro? (quindi lato liscio sopra? per migliore adesione schiuma prime file marsigliesi e anche adesione malta per spessore) grazie. …inoltre altra cosa, se volessi murare qualche plinto a torre di sostegno di un discreto carico (fioriera) è possibile murare su lato liscio catramata? oppure meglio lasciar perdere? (forse vanno usati altri prodotti come malte collanti premiscelati? promotori adesione come lattice?… ) grazie mille

Grazie per il complimento, è sempre graditissimo.
Da usarsi come sottotegola (marsigliese è una tegola in laterizio) va bene la membrana ardesiata. In ogni caso non deve mai essere montata al contrario (spero di aver interpretato correttamente la domanda).
Creare murature su membrane bituminose non è un problema, basta ricordarsi che la guaina è un elemento distaccante. Se è posta su piano orizzontale, si potrebbe anche fare, ma il rischio che poi il plinto, colonna, fioriera o quello che si farà, tagli la guaina è altissimo. In questo caso io consiglio di fare le opere prima di impermeabilizzare e poi eseguire il manto impermeabile.
Come scritto, spero di aver interpretato correttamente le domande e spero che le mie risposte possano esserle utili.

Buongiorno e complimenti per la competenza. Se volesse rispondere le domandarei:
Su una copertura a padiglione composta da struttura in travi e travetti Varese, soprastanti tavelloni (senza soletta) e manto di tegole in laterizio, come consiglierebbe di agire per impermeabilizzare la copertura tenendo conto che non posso appesantirla e devo comunque sostituire il manto? Posso posare direttamente la guaina sul tavellonato? In caso affermativo quale accorgimenti dovrei usare per realizzare un lavoro eseguito a regola d’arte?

Non potendo appesantire il solaio non è che ci sia molta scelta. Una guaina ardesiata con destinazione d’uso “sottotegola” andrà benissimo. Visto che ci sono i tavelloni su cui va posata direttamente la guaina, consiglio vivamente di pulire perfettamente il supporto e controllare che questa sia ben primerizzata dopo aver tolto la vecchia guaina. Se la superficie è uniformemente nera, può posare direttamente la membrana, altrimenti ci dia una mano di primer.
La sfiammatura deve essere uniforme e costante ma allo stesso tempo tenace perchè tali guaine sono più rigide di quelle che possono stare direttamente a vista in monostrato.
Spero di esserle stato utile.
saluti

Salve buongiorno e complimenti per la competenza in materia di isolamento.
Ho un dubbio,dovrei effettuare un isolamento del tetto con guaina, è un tetto in cemento con tegole marsigliesi ma ho un dubbio se utilizzare una guaina ardesiata oppure liscia e se utilizzerei quella liscia in caso una volta posata prima di rimettere le tegole necessita di un primer di protezione oppure no?vi ringrazio anticipatamente per la risposta.

La scelta migliore è quella di usare una guaina ardesiata. Se poi chi la posa è veramente bravo si potrebbe optare per una guaina con finitura in tessuto non tessuto…. ma deve essere veramente bravo!
La scelta più ovvia e la più facile da trovare è quella della finitura in ardesia.
Attenzione: il fondo deve essere preparato almeno con il primer bituminoso (se già non ci fosse) che deve essere dato il giorno prima della posa della guaina e non subito di prima posarla.
Inoltre se il tetto ha grosse asperità o avvallamenti è bene sistemarlo perchè sia il più possibile liscio.
Spero di esserle stato utile.
Saluti
A.

Buonasera, sto costruendo un gazebo autoportante aperto da tutti i lati, con tetto in perline. La guaina ardesiata autoadesiva andrebbe incollata direttamente sulle perline? oppure c’è bisogno di installare un pannello osb sulle perline e successivamente la guaina sul pannello?

Facendo la corretta posa delle perline, in modo tale che siano ben accostate e planari, ma soprattutto ben stabilizzate, basta attaccare la guaina autoadesiva direttamente sulle stesse perline. Mi raccomando, la guaina autoadesiva su legno va fissata meccanicamente (con graffette) sulla cimosa che poi andrà ricoperta dal telo successivo.
Saluti e buona sera

La ringrazio per la tempestiva risposta, quindi non c’è rischio che senza il pannello osb tra la perlina e la guaina si crei umidità con il passar del tempo?

Riguardo all’impregnante, vorrei farlo di colore bianco, però che si veda la venatura del legno, potrebbe bastare una mano sola? O la protezione sarebbe poca con una sola mano?

L’umidità si formerà sempre, essendo un gazebo sarà posizionato in esterno e vivrà con il costante cambiamento del tasso di umidità.
Per evitare che si creino problemi, avendo impermeabilizzato lo strato superiore, è bene usare materiali che consentano al legno di assorbire e cedere l’umidità.
Non posso dare consigli sui materiali da usare perchè non fanno parte della mia specializzazione, ma in linea logica, un materiale che non altera le caratteristiche del legno sarà sicuramente adeguato..

Consiglio di leggere molto bene le schede tecniche, i D.o.P. (se esistono) e le schede di sicurezza prima di applicare i materiali sul legno.

Saluti

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