Perchè noi

[…] quella casa dove passai i giorni più tormentosi e dolci della mia vita – dalla quale si gonfiarono, per ritornare poi a spezzarsi come onde su uno scoglio solitario, le nostre avventure.
(Alain Fournier)

Una casa nasce da un fiore e un fiore diventa legno.

 

Da quando abbiamo abbandonato le grotte, l’uomo ha cercato di creare un riparo per sè e per la sua famiglia: la casa. La casa è sinonimo di sicurezza, di intimità, di gioia e dolore, di quotidianità e di novità; ma la casa deve per forza anche inquinare? Abbiamo una moltitudine di materiali da costruzioni, più o meno validi, che ci permettono di costruire una casa forte e resistente, ma uno su tutti ha le giuste caratteristiche che noi, per arroganza, abbiamo abbandonato da tempo: il legno. Il legno è il materiale da costruzione migliore in assoluto in quanto è sicuramente rinnovabile (le foreste da taglio vengono immediatamente ripiantumate con le stesse essenze), è facile da utilizzare, è particolarmente malleabile, ma soprattutto è naturalmente antisismico.

L’antica tecnologia di costruzione del legno non è l’unica che può essere utilizzata per migliorare le condizioni di vita nostre e delle nostre case; è necessario riprendere le vecchie tecnologie, ripulirle dai tanti passaggi e miglioramenti che sono stati fatti nella storia e ripresentarle a nuova vita come quando furono inventate, utilizzando al contempo, le tecnologie moderne per realizzarle: un connubio di nuovo e antico che, prendendo il meglio, potrà ricavare ambiente sani, puliti e sicuri.

Tra queste tecnologie vi è quella della coibentazione riflettente: si tratta di materiali che hanno la capacità di riflettere il calore e, quindi, di non farlo passare; troviamo queste tecnologie nelle pareti perimetrali e sui tetti, utilizzando materiali come l’alluminio o vernici particolari, ma la storia ci ha insegnato questo:

quando gli antichi egizi per innalzare l’anima del faraone Cheope costruirono la sua piramide ammantandola di candido calcare bianco in modo che al mattino la luce del sole che rinasceva andasse ad irradiare la benedizione del faraone defunto. Molto poetica come immagine! Più vicino abbiamo interi paesi (tutto il bacino del Mediterraneo) che ha vissuto comodamente grazie al colore bianco (pensiamo ai trulli o alla splendida città di Otranto); è già perchè il bianco ha la caratteristica di riflettere il calore e, mettendolo su una parete esterna, impedisce al calore di entrare. Abbiamo preso la tecnologia, l’abbiamo pulita e l’abbiamo utilizzata con i mezzi di oggi (le nanotecnologie) che ci consentono di avere verniciature riflettenti e autopulenti al contempo.Se abbiamo preso i vecchi concetti di costruzione, che sono stati resi più semplici dal mondo moderno, perchè non possiamo prendere anche il vecchio concetto di costruttore e renderlo moderno? Visto che le metodologie costruttive del legno sono tendenzialmente semplici, perchè non far sì che ognuno possa costruire la sua casa direttamente.

Questa è la nostra idea: consapevolezza della propria casa sin nel suo intimo, partecipando a tutte le sue fasi creative, dalla progettazione alla realizzazione sul campo, conoscendo sino dentro l’anima i propri muri, i propri pavimenti, il proprio tetto.

 

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