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Te Ti Tn

Terziera

Rompitratta nei tetti in legno

 

Terziera

 

Tetto caldo

E’ una copertura ove è stato inserita una coibentazione al di sotto dello strato a tenuta (impermeabilizzazione)

La giusta stratigrafia per un tetto caldo è la seguente:

  1. Barriera al vapore (in adesione al solaio)
  2. Coibentazione
  3. Strato a tenuta

Lo strato a tenuta può essere di qualsiasi materiale che sia adatto a stare a contatto con gli agenti atmosferici (in particolare con il sole) e abbia una durata tale da garantirne il funzionamento per almeno 10 anni.

Tetto caldo
Tetto Caldo


Tetto giardino

E’ uno dei più antichi tipi di copertura: il giardino pensile.

In particolare il tetto giardino può essere fatto sia su tetti a falda, quindi con pendenze anche del 30%, sia su tetti piani.

Oggi il tetto giardino è un’efficace strumento per la lotta all’inquinamento e per regolare al meglio i consumi energetici di una struttura in quanto è un perfetto coibente termico ed acustico.

tetto giardino
Chiaramente non si fa così, ma questo rende l’idea!

La giusta stratigrafia di un tetto giardino è la seguente:

  1. strato a tenuta (si può usare sia il tetto caldo sia il tetto rovescio, non stiamo a distinguere il dettaglio in quest’occasione)
  2. Geocomposito (con funzione di drenaggio e separazione)
  3. strato drenante
  4. strato di coltura


Tetto rovescio

Contrariamente al tetto caldo, in questo caso il coibente viene posto sopra lo strato a tenuta (impermeabilizzazione) in modo tale da proteggerla e farla durare più a lungo.

In tetto rovescio presuppone l’uso di coibenti a prova di acqua in quanto direttamente esposti alle intemperie.
Il tetto rovescio è un tetto zavorrato in quanto il coibente non può essere fissato altrimenti

tetto rovescio
tetto rovescio

Il tetto rovescio ha la seguente stratigrafia di base:

  1. strato a tenuta
  2. TNT come strato di scorrimento e drenaggio delle acque metoriche
  3. Coibentazione (normalmente si usa un XPS (polistirene espanso estruso) a celle chiuse o un PU (poliuretano)
  4. TNT come strato di scirrimento e drenaggio
  5. Zavorra: può essere un materiale inerte come la ghiaia o la pavimentazione di un parcheggio o un giardino pensile o qualsiasi altra cosa che contrasti l’effetto depressivo del vento e permetta alla coibentazione di rimanere al suo posto.


Timpano

Lato del tetto a 2 acque che segue la linea gronda-colmo

 

timpano

 


TNT

Tessuto Non Tessuto. Si tratta di un telo di materiale fibroso che viene aggregato senza il classico sistema di trama e ordito. In TNT può essere di svariati materiali tra cui il Polipropilene o il Polietilene; viene suddiviso in due macrocategorie: a Filo Continuo e a Fiocco.

Il Filo Continuo è un unico filo che viene torto e ritorto fino ad ottenere il tessuto richiesto; la sua caratteristica principale è la grande resistenza meccanica.

Il Fiocco è fatto mediante l’agugliatura di tante fibre del materiale usato che possono variare di lunghezza: più la fibra è lunga maggiore è la resistenza del tessuto, più è corta più è fragile il tessuto.

I TNT si possono realizzare anche mediante l’agugliatura e la pressione di materiali riciclati (il cosiddetto multicolor) di varia natura. il suo scopo è quello di proteggere le superfici dalle lavorazioni che vengono fatte in cantiere.

TNT - tessuto non tessuto
TNT (Tessuto Non Tessuto)