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Come realizzare un bocchettone di scarico

Uno dei punti più delicati da realizzare è il bocchettone di scarico, detto anche messicano. A seconda del tipo di impermeabilizzazione che si intende utilizzare il bocchettone di scarico dovrà essere realizzato in modo diverso; partiamo dal più comune: il bocchettone di scarico per impermeabilizzazioni bituminose:

bocchettoneCome potete vedere il bocchettone deve essere incapsulato in modo tale da non avere possibilità di perdita in caso di reflusso.

La procedura di posa è la seguente:

  • Si applica un fazzoletto di guaina bituminosa che sia di una decina di centimetri per lato più grande del bocchettone
  • Si posiziona il bocchettone (a seconda di come è fatto può essere scaldato, incollato o lasciato libero)
  • Si posiziona lo strato a tenuta, ossia l’impermeabilizzazione che andremo a fare su tutta la superficie da trattare; che sia monostrato o doppio strato non importa in quanto la procedura non cambia.

bocchettone_coibentatoPer quanto riguarda il bocchettone posizionato in copertura coibentata, è necessario porre l’accento proprio per il caso di reflusso che può esserci in caso di cattiva manutenzione o di casi di congelamento dello scarico.

  • Si procede con il posizionamento del fazzoletto di guaina da posizionarsi sopra il supporto;
  • Si posiziona il bocchettone sopra il fazzoletto (fin qui le stesse regole del bocchettone senza coibentazione);
  • Posizionamento della barriera o del freno al vapore; si consiglia l’utilizzo di una guaina termoadesiva o biadesiva in modo tale che possa aderire al meglio sia al bocchettone, sia al coibente;
  • Posizionamento del coibente scelto;
  • Posizionamento dello strato di guaina termoadesiva o, nel caso di utilizzo di una guaina adesiva, di un fazzoletto di guaina adesiva più grande di circa 10 cm rispetto al bocchettone;
  • Posizionamento di un bocchettone che vada ad infilarsi dentro quello posizionato sul supporto! attenzione: negli ultimi tempi si utilizzano coibenti molto spessi e i bocchettoni hanno, solitamente, una lunghezza di 15cm; proprio per questo è bene far attenzione e chiedere bocchettoni con la parte tubolare di lunghezza superiore in modo che non vi possa essere sversamento casuale all’interno dello strato di coibentazione.

bocchettone_sintetico

Il bocchettone di scarico eseguito con guaine sintetiche cambia in quanto la tipologia è non solo diversa, ma anche perchè i bocchettoni di scarico sono fatti esattamente dello stesso materiale del telo impermeabilizzante.

  • Si posiziona il bocchettone di scarico direttamente sul supporto;
  • Si stende il telo sintetico (PVC, TPO, EPDM), si fissa secondo i canoni tipici del tipo di telo (Pistola ad aria calda o chimicamente);
  • Si procede con il fissaggio meccanico del sistema bocchettone/telo come se si procedesse al fissaggio meccanico al piede del muro in elevazione.

Per quanto riguarda il bocchettone di scarico fatto con resine o con malte cementizie, si procede come per il bocchettone in guaina non coibentato, facendo attenzione a sostituire la guaina bituminosa con la resina o la malta cementizia; in particolare è necessario porre l’accento sulle malte cementizie: essendo i bocchettoni di scarico in materiale termoplastico (solitamente) bisognerà usare l’attenzione di inserire il tessuto di armatura anche al di sopra del bocchettone in modo tale da creare un collegamento con l’impermeabilizzazione principale ed evitare che questa possa creare fessurazioni.

Una nota particolare deve essere fatta per i bocchettoni di scarico in rame o lamiera: sono resistentissimi, ma hanno la particolarità di essere delle lame pronte a tagliare lo strato a tenuta! Assolutamente sconsigliato con le malte cementizie, il bocchettone in rame o lamiera può essere usato tranquillamente a patto che si proceda all’uso di alcuni accorgimenti: arrotondare gli angoli in modo che non vi siano spigoli taglienti; procedere con delle sigillatura preventive con mastice bituminoso (nel caso di guaine bituminose) o mastice EPDM (nel caso di sintetici) che coprano completamente i bordi taglienti del bocchettone. Facendo così si crea uno strato gommoso e perennemente plastico che proteggerà lo strato a tenuta; nel caso di impermeabilizzazione con resine si richiede l’uso di idonea armatura con caratteristiche di plasticità e antipunzonamento; assolutamente non usare fibre di vetro! queste, altamente stabili, si romperebbero e non avrebbero alcuna utilità!

Di Arcangelo Guastafierro

Progettista di sistemi termo-impermeabili e di sistemi di manutenzione dell'involucro edilizio. Tecnico specializzato presso lo Studio Poseidon S.r.l. e presidente dell'associazione Imperbene

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