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Come leggere la scheda tecnica delle membrane bituminose – Spessore e Massa Areica – UNI EN 1849-1

Spessore e massa areica sono tra i maggiori punti di contestazione di una membrana bituminosa, sia da parte dell’applicatore verso il produttore, sia da parte del cliente verso l’applicatore.

Purtroppo l’unico riferimento utilizzabile per un’eventuale contestazione è la difformità dei dati rilevabili dal rotolo con la scheda tecnica. Ecco perchè andiamo ad analizzare le definizioni della norma e come si eseguono i test, in modo che non si possa fare confusione e, come al solito, si sappia cosa vogliono dire quei dati scritti.

Definizioni

  • SPESSORE: “Dimensione normale al piano della membrana”
  • STRUTTURAZIONE PRONUNCIATA DELLA SUPERFICIE: “struttura impressa o goffratura su una o entrambe le facce della membrana aventi un’influenza maggiore del 10%
  • RIVESTIMENTO FIBROSO DELLA FACCIA SUPERIORE: “Uno strato di tessuto o di non tessuto di fibre sintetiche, di un peso maggiore di 80g/mq, fissato sulla faccia inferiore della membrana”
  • GOFFRATURA: “struttura impressa intenzionalmente su una o entrambe le superfici della membrana durante il processo di fabbricazione”
  • CIMOSA: “area della superficie della membrana priva di granuli o di similari protezioni destinata a facilitare la saldatura delle giunzioni”

Misurazioni

  • SPESSORE: Viene prelevato un provino largo 100mm e che prenda tutta la larghezza del rotolo, vengono fatte 10 misurazioni su tutta la superficie del provino facendo attenzione a che la prima sia a 100mm dal bordo iniziale, che l’ultima sia a 100mm da quello finale e che siano perfettamente distrubuite. A questo punto si fa la media matematica delle 10 misurazioni e si prende quello come dato finale con una tolleranza di 0,1mm
  • MASSA AREICA: Premettiamo che la massa areica è la massa della membrana per ogni metro quadrato. Si misura prendendo un campione di guaina di 0,4m di lunghezza e a tutta larghezza. Da questo si tagliano 3 provini che devono avere un’area di 100mmq. Questi provini vengono prelevati lungo una diagonale che taglia in due il campione da un angolo a quello opposto: il primo al centro e gli altri due ai vertici della diagonale facendo attenzione che siano a 100mm dal bordo senza contare la cimosa. A questo punto si segue la seguente formula: M= (M1+M2+M3)/3 – 10. Il valore è espresso in KG/mq con una tolleranza di calcolo di 10g/mq.

A questo punto abbiamo gli elementi per capire cosa vuol dire che una guaina è da 4mm o da 4,5kg.

Questo, purtroppo, non vuol dire che i materiali siano come ce li aspettiamo. Se andiamo ad analizzare una scheda tecnica, di una qualsiasi guaina bituminosa, notiamo che esiste una colonna relativa alle tolleranze: queste sono gli scostamenti che il produttore dichiara possano esservi nel prodotto finito senza che vi siano irregolarità o difetto di prodotto! in soldoni: se una guaina da 4mm ha una tolleranza di spessore del 10% vuol dire che potreste trovarvi una guaina che varia da 3,6mm a 4,4mm; ovviamente nessuno di voi si è mai trovato davanti una guaina da 4,4….. ma da 3,6 spesso e volentieri! Purtroppo su alcuni prodotti da prezzo vi sono tolleranze che possono arrivare al 20% … fatevi voi i conti! Stessa cosa vale sulla massa areica, con una differenza: di solito la massa areica si utilizza come valore nominale quando abbiamo una guaina ardesiata. Essendo l’ardesiatura un’aggiunta alla membrana è possibile che vi sia un calo di peso limitato dovuto al distacco di alcune scaglie di ardesia! nonostante ciò controllare sempre il valore della tolleranza dichiarata dal produttore

Una relazione interessantissima è, invece, quella che passa tra spessore e massa areica. Secondo le normative il bitume ha un peso specifico che varia da 1,1 a 1,5 Kg/dmc. Secondo le schede tecniche dell’ENI, il loro bitume industriale ha una densità che varia da 1,00 a 1,07. Insomma, possiamo dire che il bitume per le guaine viaggia da 1kg a 1,5kg/mq di peso. Se consideriamo che la nostra guaina ha lo spessore di 4mm vediamo che solo di bitume peserà da 4 a 6kg/mq. A questo punto dobbiamo aggiungere polimeri, armatura, filler che vanno a sostituire una parte della massa bituminosa (circa dal 10 al 30%) sapendo, poi, che i polimeri sono più leggeri del bitume o di uguale peso, mentre il filler ha un peso specifico maggiore a questo punto possiamo trarre conclusioni.

Se il la massa areica della guaina è molto vicina allo spessore in mm (4mm con un peso che va da 4 a 4,5 kg) allora avremo una guaina poco caricata (con poco filler) con un bitume distillato molto puro, mentre se una guaina ha una disparità notevole (4mm con massa areica oltre i 4,8kg/mq) cominciamo ad avere guaine di più scarsa qualità.

Abbiamo un altro parametro da guardare per valutare il reale valore di una guaina, utilizzando solo questi parametri: la goffratura. Questa viene utilizzata dai produttori di guaine per una maggior distribuzione della fiamma nello spessore della parte da fondere della membrana. E’ anche vero, però, che spesso viene utilizzata per migliorare i pesi del materiale togliendo vere e proprie quantità di materiale dalla guaina! per questo la norma alla Goffratura, affianca la Strutturazione pronunciata della superficie, dimenticando, però, di obbligare il produttore a segnalare la distinzione tra i due! Quindi, se vedete una goffratura particolarmente pronunciata sappiate che è stata fatta per far costare meno la guaina e allo stesso tempo poter aggiungere una maggior carica di filler per compensare i pesi.

Cosa diversa, invece, è il discorso delle guaine leggere. Oggi tutti i produttori hanno a listino le guaine leggere che sono membrane bituminose normali addittivate con polimeri e filler più leggeri del bitume. Se le guaine vengono fatte con i sacri crismi, abbiamo degli ottimi risultati, ma spesso i produttori hanno utilizzato alcuni stratagemmi per alleggerire le guaine: utilizzare al meglio le tolleranze sugli spessore (4mm con tolleranza del 20% che corrisponde a 3,2mm), forti goffrature e lunghezza dei rotoli ridotta a 7,5m. Quindi: leggete bene la scheda tecnica, confrontatela con il campione di membrana ed allora potete capire se la guaina che vi stanno proponendo è di buona qualità o no. Ah. Una guaina di buona qualità non costa poco! Anzi, possiamo dire che il prezzo, spesso è determinante per capire che cosa compriamo!

Di Arcangelo Guastafierro

Progettista di sistemi termo-impermeabili e di sistemi di manutenzione dell'involucro edilizio. Tecnico specializzato presso lo Studio Poseidon S.r.l. e presidente dell'associazione Imperbene

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