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Impermeabilizzazioni

Il verso di posa di una guaina

Capisco che può sembrare una cosa banale, ma molti casi di difetto di posa sono dovuto proprio al verso di posa di una guaina: inteso come dritto o rovescio, ma anche senso di stesura della guaina.

Dritto o rovescio

Beh è molto semplice su una guaina ardesiata: l’ardesia sta sopra (non ridete…. ho trovato chi ha provato a sfiammare l’ardesia) Su una guaina liscia, di solito, la carta con il marchio è quella da sfiammare e, per avere una buona sfiammatura, il marchio deve cancellarsi. Sulle guaine autoadesive si deve ricordare che il verso di posa è quello con la carta siliconata che, attenzione, non deve essere sfiammata (mi sono trovato un cliente che tentando di sfiammarla mi ha detto: vede non si fonde sto c….o di carta)

Senso di stesura

Quì le cose si fanno un po’ più serie: la stesura della guaina deve avvenire, in un tetto a falda, in senso ortogonale alla linea di gronda (perpendicolare) e mai correrle parallela. Premesso che così è descritta sui manuali di posa di tutti gli applicatori e, pertanto, così deve essere fatto (impariamo a leggere le schede tecniche) il motivo è molto semplice: se montiamo una guaina parallela alla linea di gronda avremo molti punti deboli (i sormonti) in cui l’adesione tra le mescole bituminose è soltanto altra mescola bituminosa e non l’armatura; se, invece, la montiamo correttamente (con il suo risvolto sul colmo) avremo l’armatura che svolge la sua azione meccanica e difficilmente (purchè in aderenza totale) le tegole faranno scivolare la guaina.

Doppio strato Il doppio strato deve avere alcune piccole accortezze: devo stare attento agli angoli dei rotoli: quando ho posato il primo strato, il secondo devo sfalsarlo in modo tale da non trovarmi con sormonti esagerati che, col tempo, possono staccarsi e creare infiltrazioni. Anche nel monostrato devo stare attento agli angoli, in quanto, se non sfalso i rotoli, posso trovarmene alcuni con 4 strati di guaina che, invece di tenere di più, saranno un punto debole e di sicura infiltrazione.

Tetto piano Nel tetto piano non esiste il problema del senso di stesura! è piano, quindi qualunque verso utilizzi rimane piano!

Chiaramente valgono sempre le stesse regole: totale aderenza, rullatura delle sormonte e stiamo attenti a ciò che facciamo!

Ciao a tutti e buon lavoro.

5 risposte su “Il verso di posa di una guaina”

Io per decenni ho sempre montato le guaine ortogonalmente alla linea di gronda, ora un cliente me là contestata perchè i giganti del pensiero odierni che redigono le schede tecniche la mettono parallela alla gronda e con i chiodi nel sormonto

Premesso che la guaina ha sempre avuto come stesura quella che partiva dal colmo per andare al canale di gronda… poi addirittura contestarla mi sembra esagerato.
Come dice un grande pensatore del mondo delle impermeabilizzazioni: l’importante è che il lavoro funzioni, anche se non è fatto a perfetta regola d’arte.
Io ho fatto mie queste parole perchè convengo che spesso la teoria si trovi a contrastare con il cantiere. Però se funziona cosa possono contestare?
Mi spiace per l’accaduto

Rimango piuttosto basita.
La posa deve partire dal punto più basso linea di gronda o bocchettone questo perché il sormonto sarà sempre nel verso di scivolamento dell’acqua. Al contrario invece in caso di distacco l’acqua penetrerebbe subito nel sotto strato.

Certo. Ma non si parla di dove iniziare la posa della guaina ma quale senso usare per posarla. Infatti se partiamo con la membrana dal punto più basso verso il punto più alto rispettiamo senza problemi i dettami delle regole di posa e il sormonto a favore di acqua.
Vero anche è che, sempre da fare con prudenza, la sormonta a favore o contro acqua è un falso problema se eseguiamo sempre e correttamente sia la posa sia la manutenzione.
Non a caso nei tetti piani è indifferente che la sormonta si in un verso o nell’altro come è indifferente nei bacini idrici fatti in membrana bituminosa. Questo ci permette di dire che se una guaina è posata correttamente può anche avere le sormonte contr’acqua.
Saluti

Io ho 70 anni di cui 50 di cantiere anche di oltre il milione di euro e sono avvilito nel vedere come l’edilizia ha perso moltissimo in qualità sia delle maestranze e anche dei professionisti. Ormai i muratori veri sono estinti quelli di adesso se sono capaci di mettere un chiodo non sono capaci di posare un mattone i professionisti poi che si fidano cecamente dei programmi di calcolo strutturali senza verificare niente, così il committente si ritrova a pagare una quantità ferro superiore di quella che era sufficiente

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