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Impermeabilizzanti o idrorepellenti?


Salvaterrazza, riparaterrazza, chebellaterrazza, nonhopiùlaterrazza, chemenefacciodellaterrazza, tantocontinuaaperderelaterrazza, tanti nomi, spesso eloquenti, spesso accattivanti, spesso fallaci!

Ci troviamo troppe volte a valutare un prodotto che ci consenta di impermeabilizzare il balcone o la terrazza di proprietà senza spendere una fortuna con quei ladri degli impermeabilizzatori e, altrettanto spesso, facciamo lavori con prodotti che puzzano incredibilmente, di cui non ci viene fornita una scheda tecnica o di sicurezza e, sempre altrettanto spesso, ci accorgiamo che non serve a nulla!

Chiariamo: quei ladri degli impermeabilizzatori, almeno quelli seri, danno garanzie di 10 anni, come legge vuole, fanno corsi di aggiornamento, curano i dettagli (i veri colpevoli di tantissime perdite d’acqua) in modo maniacale e vi forniscono una terrazza che finalmente può essere utilizzata! ah… questi personaggi si permettono anche di consigliare caldamente una manutenzione a pagamento! consiglio: FATELO! SEGUITE I LORO CONSIGLI! ovviamente non è facile capire chi è bravo e chi no… ma per questo vi raccomando di andare su questo blog e capire come si usano i materiali e come si scelgono, già questo vi permette di capire chi sa e chi no!

Tornando ai nostri prodotti magici chiariamo che NON SONO IMPERMEABILIZZANTI! per quale motivo? semplicemente perchè non ne fanno parte! non rispondono alle normative sulle coperture continue e, pertanto, non possono arrogarsi il diritto di esserlo!

Ma sono proprio delle truffe? no! specialmente se non ci aspettiamo i miracoli! questi materiali sono degli idrorepellenti, ossia delle sostanze che non permettono all’acqua di penetrare dentro le microfessurazioni o microcavità dei materiali edili grazie all’azione che compiono sulla tensione superficiale (fateci caso, tutti i filmati e le foto di questi prodotti fanno vedere una goccia intera supra un pezzo di superficie varia). Non solo, hanno una leggera funzione consolidante che, per pavimentazioni in buono stato, può essere un buon sistema manutentivo e protettivo.

La loro funzionalità dipende principalmente da una sostanza che i nostri vecchi (quelli che vivevano prima dei polimeri sintetici) utilizzavano per pulire e per idrorepellere: la nafta! ebbene sì, uno degli ingredienti principali è proprio la nafta! A causa di questi componenti gli idrorepellenti da balcone sono spesso di una pericolosità inusitata! Scaricatevi la scheda di sicurezza, prima di comprarlo e vedrete che non lo farete!

Se tutto va bene le indicazioni di etichettatura obbligano il produttore ad indicare le seguenti caratteristiche:
F (Facilmente infiammabile)
Xn (Nocivo)
Xi (irritante)
N (pericoloso per l’ambiente)

E queste sono le situazioni minori, ce ne sono alcuni che hanno come etichettatura F+ (estremamente infiammabile, vuol dire che può prendere fuoco a temperature di 40°C).

Non solo se guardiamo la sezione delle frasi di rischio vediamo una lunga ed interminabile lista di cose che non ci piacciono per nulla, un po’ come se leggessimo il foglietto illustrativo dei medicinali… solo che questi non ci salvano la vita!

Pertanto cosa fanno questi materiali? semplicemente evitano che la goccia d’acqua rompa la propria tensione superficiale scivolando via secondo la pendenza; reggono una colonna d’acqua che potrebbe raggiungere i 10 cm (capite perchè non funzionano con la neve), se contengono polimeri consolidanti (silano silossani, fluorurati etc.) vanno a colmare le microcrepe e microcavità che si sono formate sulla piastrellatura o nella fugatura; vanno dati spesso sapendo che più si utilizza il balcone più si logora il trattamento… anzi più lo si lava più questo si logora!
Attenzione a lavare i balconi trattati con questi materiali; essendo uno dei componenti la nafta (un solvente oleoso chiamato anche petrolio, non quello dei barili, ovviamente) è sensibile ai tensioattivi dei detergenti normalmente utilizzati per lavare, come è sensibile ai tensioattivi contenuti nei materiali da costruzione e latenti! pertanto è necessario, per dare questi prodotti, che il supporto sia asciutto anche al suo interno!

Perchè non sono impermeabilizzanti, in fondo spesso scrivono così! perchè per essere impermeabilizzanti, innanzitutto, è necessario che abbiano una funzionalità certificata di 10 anni come minimo! alcuni prodotti dicono che durano 10 anni, peccato che il produttore si sia dimenticato che i cicli gelo disgelo non indicano la durata del prodotto!

Come ho detto sopra sono un ottimo sistema per fare manutenzione ordinaria al balcone proteggendo il vero e proprio strato a tenuta. Non è indicato con sistemi impermeabilizzanti a malte elastiche in quanto la nafta ne scioglie i legami, così come tutti gli altri solventi contenuti negli idrorepellenti.

Ultima cosa: la foto in alto non vuole accusare alcuni prodotti a discapito di altri, ma è semplicemente indicativa in quanto tutti i prodotti del genere non funzionano come impermeabilizzanti!


Di Arcangelo Guastafierro

Progettista di sistemi termo-impermeabili e di sistemi di manutenzione dell'involucro edilizio. Tecnico specializzato presso lo Studio Poseidon S.r.l. e presidente dell'associazione Imperbene

3 risposte su “Impermeabilizzanti o idrorepellenti?”

Nel lontano 1978 nel corso di uno dei tanti miei sopralluoghi in un appartamento di una signora ultra settantenne in una casa cosiddetta di ringhiera 30 ho notato un balcone in grès rosso splendido splendente, ovvero quasi fosse stato sempre trattato con la cera. Incuriosito le ho chiesto quale fosse il “trucco” per mantenerlo in quello stato. La risposta fu “caro geometra è molto semplice da quando abito qui lo tratto periodicamente con la “nafta”, “puzza” per un po, poco male, ma il pavimento, come vede, resta sempre, come nuovo, e poi quando piove l’acqua scorre via come gocce di mercurio”. Da allora il primo consiglio che do a chi ha pavimentazioni di balconi in grès è quello di pulirli perfettamente e di trattarli allora con la “nafta” ora con il petrolio inodore. Questi oltre che essersi inventati l’acqua calda la vendono a carissimo prezzo rispetto a quello del petrolio inodore.

E’ una cosa che facevano tutti i vecchi! io che vengo dal settore delle pulizie, come formazione, ho sempre saputo che trattando con il petrolio il cotto ed il gres questi duravano per sempre e non si avevano muschi ed altro che alteravano la superficie! ovviamente lo vedevo solo dalla parte del manutentore; oggi posso vederlo anche da un altro aspetto!
Certo che se dicessimo a tutti che possono usare olio di lino cotto, nafta, petrolio inodore, olio di lino crudo etc….. beh tutti i trattamenti costosissimi rimarrebbero nei magazzini dei produttori e potremmo fare degli ottimi lavori a prezzi incredibilmente bassi!

Buongiorno,
vorrei suggerire di cominciare ad introdurre, anche presso il grande pubblico, il fatto che gli “impermeabilizzanti liquidi” per essere definiti tali, devono essere certificati CE secondo le ETAG 005:
GUIDELINE FOR EUROPEAN TECHNICAL APPROVAL OF LIQUID APPLIED ROOF WATERPROOFING KITS: Linea Guida per il Benestare/Valutazione Tecnico Europeo (ETA) dei Sistemi Impermeabilizzanti ottenuti con sistemi liquidi.

Le certificazioni CE rilasciate secondo le ETAG 005 sono uno strumento eccezionale, per l’utente finale (proprietario dell’immobile da impermeabilizzare), per poter valutare e confrontare diversi prodotti: al termine di una serie di test l’ente incaricato CNR/DiBt/ecc.. rilascia infatti dei “voti”, ad esempio sulla durabilità di 5/10 o 25 anni, del sistema testato.

In questa pagina ( http://www.impermeabilizzazione-kemper-system.it/domande-frequenti/cosa-sono-valutazioni-eta-secondo-linee-guida-etag-005-definizione-etag-005-eta-eota-tabs_21.htm ) stiamo cercando di organizzare del materiale informativo in italiano (la pagina è ancora un cantiere permanente).

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