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Tetto rovescio

Contrariamente al tetto caldo, in questo caso il coibente viene posto sopra lo strato a tenuta (impermeabilizzazione) in modo tale da proteggerla e farla durare più a lungo.

In tetto rovescio presuppone l’uso di coibenti a prova di acqua in quanto direttamente esposti alle intemperie.
Il tetto rovescio è un tetto zavorrato in quanto il coibente non può essere fissato altrimenti

tetto rovescio
tetto rovescio

Il tetto rovescio ha la seguente stratigrafia di base:

  1. strato a tenuta
  2. TNT come strato di scorrimento e drenaggio delle acque metoriche
  3. Coibentazione (normalmente si usa un XPS (polistirene espanso estruso) a celle chiuse o un PU (poliuretano)
  4. TNT come strato di scirrimento e drenaggio
  5. Zavorra: può essere un materiale inerte come la ghiaia o la pavimentazione di un parcheggio o un giardino pensile o qualsiasi altra cosa che contrasti l’effetto depressivo del vento e permetta alla coibentazione di rimanere al suo posto.


Di Arcangelo Guastafierro

Progettista di sistemi termo-impermeabili e di sistemi di manutenzione dell'involucro edilizio. Tecnico specializzato presso lo Studio Poseidon S.r.l. e presidente dell'associazione Imperbene